Fuggite la fornicazione

di Giovanni Faraone

Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio" (1 Cor 6:9-10).

Queste parole scritte circa 2000 anni fa non sono state abolite, anzi sembra che siano state scritte proprio per il nostro tempo. E non lasciano immaginare un’interpretazione ambigua, ma con ferma certezza dichiara: NON ENTRERANNO NEL REGNO DI DIO!

Quindi è di vitale importanza prendere in seria considerazione la Parola di Dio. In questa riflessione tralasciamo i rapporti omosessuali, i quali inequovocabilmente sono condannati dal nostro Creatore essendo una azione abominevole e infame (Lev 18:22; Rom 1:26,27), per considerare il peccato nei rapporti eterosessuali.

Evidenziamo, inoltre, che non è assolutamente peccato il naturale rapporto sessuale nell’ambito del matrimonio, anzi è necessario per evitare la fornicazione; perciò Paolo avverte di non privarsi l’uno dell’altro se non per un motivo specifico, per un breve periodo da dedicare alla preghiera (1Cor 7:2-5).

COS’È LA FORNICAZIONE?

Il termine fornicazione deriva dal tardo latino “fornicãre” derivato a sua volta da “fornix”, che indicava un "sotterraneo a volta, sede di prostitute, bordello", termine usato dalle traduzioni della Bibbia in latino per tradurre il termine greco “porneia” (immoralità sessuale) che a sua volta deriva da dal greco “πόρνη”, porne, prostituta (termine che si trova anche in Apoc. 17:1); tale parola, nel Nuovo Testamento, è presente 40 volte. [1]

Nel senso più ristretto fornicare significa avere un rapporto sessuale volontario fra persone non sposate o fidanzati o promessi sposi tra loro e, in queste condizioni, è una pratica condannata dalla Bibbia e anche dalla morale cristiana tradizionale.

Nel senso anzidetto, i "fornicatori" (pornoi) si distinguono dagli “adulteri” (moichoi), come in 1Corinzi 6:9,10.

Tuttavia, nelle scritture “porneia” in alcuni casi assume il significato di “moichatai” (adulterio) come nelle parole di Gesù in Mat 19:9 "Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio".

«Secondo un manuale dei confessori, scritto nel 1885 da Jean Baptiste Bouvier (vescovo di Le Mans), specificatamente dedicato alle violazioni del sesto comandamento[della chiesa di Roma] la fornicazione è definita come "l'accoppiamento, mutuamente acconsentito, fra un uomo libero e una donna libera che non sia vergine" ed è distinguibile in tre specie, elencate in ordine crescente di gravità: fornicazione semplice (praticata transitoriamente con una o più donne), concubinato e prostituzione la più grave fra tutte e tre.» [1]

Se diamo un’attenta lettura delle Sacre Scritture sull’argomento, con onestà dobbiamo affermare che secondo Dio il rapporto sessuale, tra un uomo e una donna senza un impegno per la vita, è un grave peccato. Non vi è proprio nulla di immorale nelle relazioni sessuali amorose fra due persone che si sono dati l'uno all'altra in un vero e proprio patto d'amore per la vita.

Il rapporto sessuale fa così parte integrante del legame dei due amanti che la Parola di Dio stabilisce come “i due saranno una sola carne” (Genesi 2:24; Matteo 19:5; Efesini 5:31).

«Il testo biblico parla del rapporto sessuale tra uomo e donna come di un "conoscere". Ora questo genere di conoscenza è la più profonda e intima che si possa immaginare. Dal momento che il corpo è il solo strumento atto ad esprimere lo spirito e la mente della persona (il suo essere essenziale), l'unione sessuale è un dono di sé come nessun altra azione può essere, perché implica la piena resa fisica dell'uno all'altra. In tale unione si attua un genere di "conoscenza" reciproca che non è paragonabile a nessun altra forma di conoscenza. E' un'espressione piena e definitiva dell'affidamento personale, il sigillo di una relazione durevole. Pertanto, proprio per l'altezza morale e spirituale della relazione sessuale donna/uomo, la relazione stessa va salvaguardata da un patto tra i due, un patto consapevole, responsabile, pubblico, vera base della relazione matrimoniale. E' vitale che la donna abbia l'appoggio garantito del proprio uomo, e che questi possa contare su di lei in ogni circostanza della vita. » [2]

Dunque, la fornicazione è sinonimo di prostituzione e rientra nella sfera delle cosidette “relazioni facili ed effimere” sia per le persone sposate che no.

L’immoralità sessuale c’è sempre stata, è vero, ma mai come in questi tempi. Almeno nell’epoca cristiana degli ultimi duemila anni.

L’argomento sesso è diventato ormai il pane quotidiano dell’occidente, direi un’ossessione e sta coinvolgendo tutto il resto del mondo. L’uomo è così rapito dal sesso che sembra non poterne fare a meno. Siamo bersagliati ogni giorno mediante i manifesti pubblicitari, la tv, il cinema, i talkshow, internet, ecc. e persino nelle scuole.

Nessuno può sottrarsi a quanto gli viene sottoposto dalla depravazione dei media.

L’uomo ormai brancola nel buio più totale, ha perso ogni punto di riferimento morale per cui è diventato perverso e il risultato di questa perversione è sotto gli occhi di tutti.

Ormai la gente considera tutte queste cose la norma: avere relazioni sessuali promiscue, incestuose, omosessuali, zoofile, ecc… La gente considera tutto normale. Offre quotidianamente sacrifici agli dèi del sesso negli svariati templi presenti nel mondo, dalla televisione ad Internet, dai locali notturni alle strade di periferia. Che cosa dice, di solito, la gente comune? “Io del mio corpo faccio quello che voglio e, dove posso trovare il piacere, lo prendo, purché non faccia del male agli altri”.

Ma la cosa più sorprendente è che anche nelle chiese questo problema dell’immoralità sessuale passa di nascosto. Forse per paura di perdere qualche membro o pastore corrotto?

Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, perché il tempio di Dio, che siete voi, è santo” (1 Cor 3:16).

CHI FA TALI COSE NON ENTRERA’ NEL REGNO DI DIO.

"Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro - che è un idolatra - ha eredità nel regno di Cristo e di Dio" (Efes 5:3-5).

"...ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare" (1 Cor 5:11).

Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del suo corpo, ma chi pratica la fornicazione pecca contro il proprio corpo” (1 Cor 6:18).

"Questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate" (1 Tess 4:3-5).

"Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della città! Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese" (Apoc 22:13-15).

Satana ha sguinzagliato per il mondo un esercito di falsi dottori, falsi predicatori, falsi profeti, che stanno seminando iniquità ed eresia. “Allora il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell'acqua come un fiume, per farla portare via dal fiume” (Apoc 12:15).

Ognuno di noi, a cui gli vengono sottoposti ogni giorno immagini di nudo, video con scene di sesso, audio con parole oscene, non può uscirne integro: i nostri sensi (e lo sa molto bene il principe della postestà dell’aria) sono molto sensibili a tutto ciò che ci circonda e, se lo vogliamo o no, tutti ne siamo coinvolti.

Vincere queste fortissime tentazioni non è assolutamente facile, lo dimostra la Bibbia e anche la storia dell’uomo. “Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Matteo 5:28).

Allora cosa possiamo fare? C’è una via d’uscita? L’unica via d’uscita è sempre Lui: Gesù Cristo. Colui che si appoggia alla Parola di Dio con fede e speranza ha una buona chance di uscire vincitore perché il Signore darà la via d’uscita al problema e farà in modo che la mente rimarrà indenne.

Gesù offre la possibilità, a chiunque vuole, di ricevere il perdono e la liberazione da ogni peccato: ”E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio" (1 Cor 6:11).

“… la sessualità è una delle espressioni più alte della sacralità e della santità di Dio. Allora perché questa “fornicazione” è così malvagia? Perché è esattamente il pervertimento della santità e della natura che Dio ci ha dato, della Sua natura di benedizione. È una sorta di maledizione, che rientra negli effetti devastanti del peccato tramandatoci dai nostri progenitori, della corruzione e della depravazione che hanno deturpato orribilmente l’immagine della santità creatrice di Dio in noi”.[3]

Il peccato della fornicazione può diventare una grave dipendenza alla quale è difficile porre rimedio, ma non impossibile! No, non c’è peccato che Dio non possa perdonare, ma il primo passo lo dobbiamo fare noi: dobbiamo desiderare di essere liberati da questo peccato e chiedere a Dio il Suo intervento. Se c’è vero pentimento e vera conversione allora avverrà quello che è descritto nella parabola del figliuol prodigo: al ritorno nella casa del Padre, il figlio perduto sarà pulito dal fango dei peccati, rivestito di nuovo di santità e regalità e troverà pace, serenità e gioia sarà nuovamente felice nella casa del Padre.

Finché siete in tempo, se siete nella condizione di peccato di fornicazione o adulterio, pentitevi e ravvedetevi e pregate il Signore Gesù Cristo, che ha versato il sangue anche per questi peccati, chiedendo di ristabilire la vostra condizione di Figli di Dio mediante il Suo perdono.

La grazia del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen.

G.F.

Note:
[1] tratto da Wikipedia;
[2] tratto dalla risposta data su sito della Chiesa di Cristo Gesù – Pomezia;
[3] tratto da A. Morlino – “i cristiani e la fornicazione”;
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